Cosa si intende per Intelligenza Artificiale (AI) sensoristica

Se fino a qualche anno fa i discorsi relativi all’Intelligenza Artificiale - o AI - potevano apparire un argomento per appassionati di fantascienza, in pochissimo tempo questa nuova tecnologia ha fatto ingresso nella nostra quotidianità, in tantissimi ambiti diversi.

Grazie alla velocità e capacità di analisi grandi quantità di dati, nonché alla possibilità di delegare all’AI alcune decisioni, questa tecnologia si è rivelata utile non solo in ambito privato o ludico, ma anche per migliorare la produttività e la logistica di aziende e comparti industriali. Infine, è innegabile che l’AI si riveli oggi un alleato importantissimo per il monitoraggio dei consumi energetici e per suggerire iniziative e azioni migliorative per un consumo più consapevole delle risorse, in un periodo in cui tagliare su consumi ed emissioni inquinanti è imperativo.

Proprio in questa sua ultima applicazione, l’AI sta ereditando una più precisa connotazione, attraverso la definizione di Intelligenza Artificiale Sensoristica, una specifica importante che denota, già dal nome, la capacità dell’AI non solo di analizzare dati, ma anche di reperirli grazie a supporti hardware.

I sensori a servizio dell’Intelligenza Artificiale

 

Quando si parla di Intelligenza Artificiale sensoristica si fa riferimento all’applicazione dell’AI per l’elaborazione e l’interpretazione di dati raccolti da sensori ambientali in un determinato spazio.

Grazie alla capacità di rilevamento di svariati parametri fisici da parte dei sensori - come temperatura, umidità e luminosità -, l’AI può ricevere informazioni dettagliate e attendibili sulle condizioni ambientali e l’utilizzo di determinati spazi, spesso in tempo reale.

Queste informazioni possono essere utilizzate dall’AI per creare report e modelli utili a imprenditori o addetti ai lavori per prendere decisioni informate per ottimizzare l’impiego di risorse energetiche, per esempio, necessarie per lo sfruttamento degli spazi di un ufficio, un capannone o un intero edificio.

 

Come funziona l'Intelligenza Artificiale Sensoristica

 

La cooperazione tra sensori e Intelligenza Artificiale si articola in diversi passaggi:

 

  1. Prima di tutto, la Raccolta Dati: in questa fase, i sensori installati in un determinato ambiente raccolgono continuamente dati sui parametri monitorati. Senza il corretto funzionamento di questo primo passaggio, viene meno l’esistenza di un sistema di AI sensoristica.

  2. Trasmissione dei Dati: Raccolti i dati, i sensori li comunicano e condividono all’AI solitamente tramite cloud, wireless, o bluetooth.

  3. Elaborazione dei Dati: A questo punto è compito dell’AI analizzare i dati attraverso il filtraggio di dati grezzi, un’analisi statistica, il riconoscimento di pattern e analogie, e l'uso di modelli predittivi.

  4. Interpretazione e Reportistica: L'AI lavora quindi sul risultato dell’analisi per fornire report agli addetti ai lavori o, se abilitata, per prende decisioni autonome per ottimizzare i consumi e rendere smart un ambiente (regolando ad esempio la temperatura in uno spazio non utilizzato per molto tempo, o spegnendo le luci a un certo orario quando termina l’orario di ufficio in un determinato edificio).

  5. Continuo Monitoraggio e Feedback migliorativo: Le iniziative prese da operatori umani o dall’AI vengono poi sottoposte al monitoraggio da parte dei sensori, che danno il via a un nuovo circolo di analisi di dati per far sì che l’AI possa costantemente fornire spunti di miglioramento in termini di consumi e ottimizzazione energetica.

Come può essere utile per aziende e impianti industriali

 

L'AI sensoristica può rivelarsi, grazie al suo costo relativamente contenuto e alla capacità di operare in autonomia svolgendo un compito gravoso, come un asset di grande valore per le aziende e le industrie interessate a investire nella transizione green e digitale.

Questo vale non solo per l’efficientamento energetico e l’abbattimento delle emissioni inquinanti, ma anche per la corretta gestione e manutenzione di macchinari e strumenti di lavoro. 

L’AI, appoggiandosi sempre a sensori, può predire e monitorare costantemente lo stato di usura di macchinari e predire un imminente guasto, spesso consentendo di prevenirlo. Questo abbatte i costi e riduce drasticamente il rischio di un blocco dell’operatività per guasti o malfunzionamenti.

Tramite i sensori, l’AI può anche sviluppare report di operatività e di utilizzo di determinate aree o macchinari, informando i decision maker di un’impresa su possibili margini di ottimizzazione della produttività aziendale

 

Un grande alleato per la transizione green

 

Dotarsi di un sistema di AI sensoristica, significa avere a disposizione un grande alleato a cui viene delegato un compito sicuramente complesso ma anche di enorme importanza. 

La tecnologia viene in soccorso di aziende e imprese chiamate a investire e innovare per tagliare le emissioni e aggiornarsi affinché la digitalizzazione diventi parte integrante della nostra società, non solo per uso personale. Come abbiamo visto nelle scorse settimane, l’Unione Europea punta fortemente su una radicale trasformazione del mindset imprenditoriale e della produttività in tutto il Vecchio Continente, per raggiungere gli obiettivi ambientali prefissati nell’ultimo decennio per limitare le conseguenze dei cambiamenti climatici. 

Combinare sensori hardware e la capacità di analisi dell’AI può essere una prima, grande svolta per far sì che questo cambiamento green si espanda, grazie all’esempio di PMI illuminate e disposte a investire per questo cambiamento, a tutta la società.

 

 

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