Transizione 5.0: come le PMI possono innovarsi efficientando i consumi

Nuove opportunità e sfide, per un settore imprenditoriale più digitalizzato e a ridotto impatto ambientale: arrivano importanti novità per le aziende interessate a intraprendere un percorso verso la sostenibilità e la gestione smart delle risorse energetiche.

Nelle scorse settimane, infatti, il Parlamento italiano ha convertito in legge il Decreto Legge 19 del 2 marzo 2024, introducendo di fatto quella che oggi viene definita come Transizione 5.0: un’evoluzione cruciale per rendere più competitive e innovative le PMI italiane attraverso incentivi che facilitano l’introduzione di soluzioni digitali - sia software che hardware - per l’efficientamento energetico, a patto che siano effettuati nell’arco del biennio 2024-2025.

Cosa significa in concreto per le aziende? Facciamo chiarezza in questo articolo.

Cosa si intende per Transizione 5.0

 

Con il termine Transizione 5.0 - o Piano Transizione 5.0 - ci si riferisce a una serie di incentivi e iniziative rivolte alle imprese italiane per agevolare un percorso di rinnovamento a favore della digitalizzazione e l’innovazione, specialmente in ambito energetico. Un approccio che non si limita solo a ridurre i consumi, ma punta proprio a stravolgere e innovare i processi energetici, affinché diventino più efficienti, dinamici e digitalizzati.

La Transizione 5.0 vuole premiare l’avanzamento tecnologico e digitale abbinato a un approccio produttivo più attento alla sostenibilità e alla riduzione degli sprechi di risorse. Ecco perché l’obiettivo principale del Piano Transizione 5.0 vede proprio nella digitalizzazione e nell’adozione di tool intelligenti la chiave di volta per ridurre gli sprechi energetici - efficientandone il consumo - e riducendo così l’impatto ambientale di tutti gli ambiti aziendali, dalla logistica alla produzione.

 

Che cosa significa per le aziende

 

Punto chiave della Transizione 5.0 è proprio l’erogazione di incentivi ad aziende che puntano sulle soluzioni digitali - come EMS, Energy Management System o BMS, Building Management System - come traino per il proprio efficientamento energetico.

Quello premiato dalla nuova legge, è una sorta di binomio virtuoso tra tecnologia e sostenibilità ambientale. La digitalizzazione viene riconosciuta come elemento cardine del Piano per il miglioramento della performance energetica e dell’impronta ambientale delle PMI italiane: gli incentivi servono quindi principalmente a motivare imprenditori e decision maker a scegliere soluzioni innovative e intelligenti così da ottenere un vantaggio competitivo e strategico anche agli occhi di stakeholder e investitori.


A quanto ammontano gli incentivi?

 

Il Piano Transizione 5.0 prevede incentivi per iniziative messe in campo entro il biennio 2024/2025 pari al:
  • 35% su investimenti fino a  2,5 milioni €;

  • 15% per investimenti tra i 2,5 milioni e i 10 milioni di €;

  • 5% per investimenti oltre i 10 milioni, fino a un massimo di 50 milioni.

Evogy è il partner che stai cercando per la Transizione 5.0

 

La tecnologia, come abbiamo scritto molte volte sul nostro blog, è oggi un validissimo alleato per aiutarci in una serie di compiti e responsabilità gravose, come per esempio la gestione e l’ottimizzazione del consumo energetico della propria azienda.

Fortunatamente, grazie a software e strumenti intelligenti, possiamo delegare l’analisi e il monitoraggio in tempo reale dei consumi energetici, beneficiando di report dettagliati e costantemente aggiornati. Grazie a questi strumenti, è possibile mettere in campo azioni decisive e basate su dati concreti e fattuali, per adottare un approccio più consapevole al consumo energetico, tagliando nettamente su costi e sprechi di risorse attraverso strategie e obiettivi raggiungibili e misurabili.

Se stai cercando un partner con cui avviare questo percorso, Evogy è al tuo fianco con servizi ideati per le imprese: il nostro software Simon può aiutarti a rendicontare e controllare i consumi attraverso la creazione e il continuo aggiornamento automatico di una baseline preliminare, che viene poi confrontata con i consumi effettivi rilevati ex post. Un’attività fondamentale, oggi, per ottenere gli incentivi previsti dal Piano Transizione 5.0 e tener traccia così dell’effettivo taglio ed efficientamento dei consumi energetici: gli incentivi sono infatti riconosciuti se l’adozione di strumenti intelligenti comporta una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3%.

 

Perché richiedere gli incentivi?

 

Il Piano Transizione 5.0 è un’occasione da non perdere a prescindere dalla dimensione della tua azienda. È infatti importante che tutto il comparto produttivo italiano non si faccia trovare impreparato o in ritardo su una trasformazione che può costituire un vantaggio competitivo decisivo sul mercato di oggi e di domani, di cui si può beneficiare già nel breve periodo.

 

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