Fit For 55: il pacchetto UE a contrasto del climate change
Annunciato nel luglio 2021 - con uno sguardo al decennio in corso fino al 2030 - Fit For 55 rappresenta uno dei principali progetti attraverso cui l’Unione Europea, con un ricco programma di riforme, intende tagliare sulle emissioni di gas serra e promuovere una transizione green e sostenibile su larga scala in tutto il Vecchio Continente, contrastando così climate change e problemi connesso a questo fenomeno.
L’obiettivo è di quelli ambiziosi: attraverso riforme che toccano non solo l’ambito economico ma anche quello sociale, l’UE punta a ridurre almeno del 55% le emissioni di gas serra entro il 2030, rendendo questo obiettivo di fatto un obbligo giuridico.
Ma quali sono le riforme che rientrano nel pacchetto Fit for 55?
Cosa si intende per Fit For 55
Con "Fit For 55" - tradotto letteralmente in italiano con “Pronti per il 55” - si intende un pacchetto di 13 proposte legislative che potrebbero rivelarsi cruciali, per l’Unione Europea, per ridurre almeno del 55% le emissioni di gas serra entro il 2030, uno step importantissimo per mantenere vivo l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.
Un impegno concreto che si lega strettamente a quanto pattuito durante l’Accordo di Parigi e con il Green Deal Europea.
Se le riforme di Fit For 55 riusciranno a portare i risultati auspicati, l’Europa potrebbe essere sulla buona strada per diventare il primo continente a impatto climatico zero.
Anche le aziende chiamate in causa dal pacchetto di riforme
Un risultato sicuramente ambizioso da ottenere, ma per il cui raggiungimento nessuno può lesinare sull’impegno, visto l’importanza della posta in palio a fronte del rischio sempre più concreto di un cambiamento climatico irreversibile e su grande scala.
Non è un caso che Fit For 55 si rivolga sia alle istituzioni che al settore privato: le aziende saranno infatti chiamate in causa per ridurre le proprie emissioni attraverso investimenti e pratiche più virtuose. Recentemente, per esempio, abbiamo parlato del Piano Transizione 5.0 che si rivolge proprio alle imprese italiane per incentivare un rinnovamento in ambito digitale, tecnologico e sostenibile: puoi leggerlo qui.
Per agevolare la partecipazione di tutti - anche privati cittadini - Fit For 55 prevede misure di sostegno che vadano a supportare comunità, regioni, aziende e famiglie che maggiormente verranno coinvolte dai cambiamenti previsti dalle 13 riforme di Fit For 55.
Fit For 55: le 13 proposte legislative
Vediamo insieme quali sono le 13 riforme incluse nel pacchetto Fit For 55.
1. Revisione dell’ETS
Il cosiddetto sistema ETS (ossia Emission Trading Scheme) sarà rinforzato attraverso la riduzione del numero totale di permessi di emissione disponibili.
Contestualmente, l’aumento del prezzo del carbonio, servirà a incentivare le aziende a tagliare sulle emissioni attraverso minori sprechi di risorse e più efficaci iniziative sostenibili. Fit For 55 prevede inoltre l’estensione di ETS - Emission Trading Scheme - al settore marittimo, finora escluso.
2. Apposito ETS per edifici e trasporto su strada
In aggiunta all’attuale sistema ETS, l’Unione Europea ha previsto l’introduzione di un apposito sistema di scambio emissioni relativo al riscaldamento di edifici - residenziali e commerciali - e al trasporto su strada.
Il motivo è principalmente quello di trovare politiche adatte ai due settori menzionati, affinché anche questi possano ridurre drasticamente le emissioni inquinanti.
3. CBAM - Carbon Border Adjustment Mechanism
Il cosiddetto CBAM - ossia Carbon Border Adjustment Mechanism - porta l’introduzione di una tassa che graverà sulle importazioni di beni con una notevole impronta di carbonio, magari provenienti da Paesi che osservano leggi e normative più tolleranti in termini di emissioni rispetto all’Unione Europea.
Di fatto, il CBAM ha come obiettivo la riduzione della delocalizzazione dell’industria europea verso Paesi meno rigorosi in termini ambientali, come il Sud Est Asiatico per esempio.
4. Revisione della RED
Il Fit For 55 prevede la revisione della Direttiva sulle Rinnovabili (RED): l’aggiornamento porterà al 40% l’obiettivo vincolante per la quota di energie rinnovabili previste dal mix energetico dell’UE.
Questa misura porta anche all’inclusione biocarburanti avanzati e idrogeno verde nel RED, in relazione a settori in cui la decarbonizzazione risulta essere più complicata e di lunga durata.
5. Revisione dell'EED
Rivista anche la Direttiva sull'Efficienza Energetica, che viene aggiornata per migliorare l'efficienza energetica nell’UE e raggiungere l’obiettivo del -36% di consumi energetici entro il 2030.
L’EED prevede l’introduzione di nuove misure che possano incentivare l’efficienza energetica di edifici e impianti industriali, di fatto rendendo obbligatori ristrutturazioni e aggiornamenti energetici anche per gli edifici pubblici.
6. Standard di emissione CO2 per i veicoli più rigorosi
Se l’obiettivo di riduzione delle emissioni entro il 2030 si assesta a un meno 55% per auto e furgoni, entro il 2035 l’Unione Europea punta ad azzerare qualsiasi emissione per l’immissione di nuovi veicoli.
Da qui si spiega il perché gli Standard di Emissioni di CO2 vengano resi più stringenti dal Fit For 55, così da incentivare quanto più la transizione del mercato Europeo verso veicoli green e intelligenti.
7. Revisione della Direttiva sulla Tassazione dell’Energia
Fit For 55 aggiorna le aliquote fiscali per incentivare l'uso di energie rinnovabili, disincentivando al contempo l'uso del fossile.
La riforma della Direttiva sulla Tassazione dell’Energia porta in sé anche la progressiva cancellazione di qualsiasi sussidio europeo ai combustibili fossili, introducendo anzi nuove tasse su prodotti energetici che prevedono un’alta impronta di carbonio.
8. Regolamento LULUCF
Prevista l’introduzione del Regolamento sull’Uso del Suolo, il Cambiamento dell’Uso del Suolo e la Silvicoltura, una proposta legislativa che impone vincoli per aumentare l’assorbimento di carbonio sul suolo Europeo attraverso la gestione consapevole di foreste, terreni agricoli e il suolo destinato ad altri usi.
9. Introduzione della ReFuelEU Aviation
La nascita della Direttiva sui Carburanti Sostenibili per l'Aviazione introduce vincoli e obblighi per il settore, specialmente per l’uso di carburanti sostenibili per ridurre l’importante impatto del trasporto aereo sulle emissioni di gas serra europee.
La direttiva prevede infatti una percentuale minima obbligatoria di utilizzo di carburanti sostenibili per voli in territorio UE, con obiettivi progressivi di incremento degli stessi nel tempo.
10. Regolamento FuelEU Maritime
Questo regolamento parte dagli stessi presupporti del ReFuelEU Aviation, rivolgendosi però al settore navale.
Anche in questo caso sono previsti obblighi per l’utilizzo di carburanti sostenibili e innovazioni che possano ridurre le emissioni del trasporto marittimo, tra i più complicati da decarbonizzare.
11. Revisione dell’AFID
La Direttiva sull'Infrastruttura per i Combustibili Alternativi (AFID) viene potenziata per migliorare l’infrastruttura e la disponibilità di punti di ricarica di veicoli elettrici, nonché di rifornimento di idrogeno o altri combustibili più sostenibili.
Questo dovrebbe facilitare la diffusione e l’accessibilità anche fuori dalle più grandi città al trasporto elettrico, specialmente per privati.
12. Revisione dell’EPBD
La Direttiva sulla Prestazione Energetica degli Edifici (EPBD) implementa misure più rigorose per certificare e migliorare l’efficienza energetica degli edifici, di fatto obbligando alla ristrutturazione e all’aggiornamento di edifici energivori e che non hanno i presupposti per rispettare gli standard minimi di prestazione energetica.
13. Meccanismo Sociale per il Clima
Il Meccanismo Sociale per il Clima è l’ultima delle 13 riforme di cui vogliamo parlare: un fondo rivolto alle famiglie e imprese per incentivare la transizione verso l'energia pulita e l'efficienza energetica.
Questo strumento servirà per rendere accessibili finanziamenti volti a migliorare l'efficienza energetica di edifici, l’acquisto di veicoli personali, ma anche sussidi per incentivare una mobilità sostenibile per pendolari e lavoratori, campagne di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici e l’importanza della transizione green, tra le altre iniziative.
Una strategia integrata contro il climate change
Il pacchetto Fit For 55, come abbiamo visto, cerca di affrontare il problema del climate change apportando importanti interventi e riforme in differenti ambiti produttivi e sociali del Vecchio Continente.
Una vera e propria strategia integrata per affrontare dall’alto e dal basso, in ambito pubblico e privato, l’emergenza cambiamenti climatici e garantire non solo il rispetto degli impegni presi durante gli accordi di Parigi, ma anche un futuro ancora a misura d’uomo per le attuali e future generazioni europee.
E in questo scenario, come già accennato in precedenza, non è utile puntare il dito solo verso grandi aziende multinazionali o istituzioni: l’impegno è e deve essere di tutti, nella propria quotidianità, come cittadini prima che come imprenditori, investitori o lavoratori.
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