Come l'AI monitora e riduce costi e sprechi nel settore industriale

Ne abbiamo parlato di recente sul nostro blog: tra le attività produttive che maggiormente hanno un impatto negativo in termini di consumo di risorse e quindi su inquinamento e carbon footprint, troviamo il settore industriale.

L’industria necessita - e consuma - ingenti quantità di energia per produrre beni e materie prime che, anche a fronte di un importante impatto ambientale - risultano utili alla nostra società, ancora agli inizi, se vogliamo, di una transizione energetica e di consumi che sia più virtuosa e sostenibile.

Posto quindi che azzerare le emissioni di questo settore è una sfida di difficile risoluzione, è però vero che la tecnologia viene in aiuto per ridurre costi e sprechi associati ai consumi energetici di questo settore.

In particolare, l'intelligenza artificiale (AI) si dimostra un’innovazione chiave per il monitoraggio e l'ottimizzazione dei consumi energetici, specie se in associazione con altre tecnologie e strumenti che possono aumentare le sue capacità di analisi e calcolo di dati.

Come l'AI monitora e ottimizza i consumi energetici

L’intelligenza artificiale può infatti dimostrarsi un asset importantissimo su cui puntare per il settore energetico data la sua capacità di raccogliere, analizzare e interpretare grandi moli di dati in tempo reale, suggerendo iniziative e soluzioni per intervenire fin da subito per ridurre gli sprechi, ottimizzare gli utilizzi e abbattere costi ed emissioni associati al consumo di energia.

Ma non solo: l’implementazione di sistemi di monitoraggio intelligente offre oggi l’opportunità di osservare in tempo reale il funzionamento e le performance degli impianti, allertando immediatamente su eventuali inefficienze e picchi di consumo che contribuiscono a generare sprechi e costi evitabili. 

 

4 Modi in cui l’AI può ridurre i costi energetici del settore industriale

  • AI Sensoristica: abbiamo dedicato un articolo al tema dell’Intelligenza Artificiale sensoristica, ossia l’applicazione dell’AI per l’elaborazione e l’interpretazione di dati raccolti da sensori ambientali in un determinato spazio. In questo caso, l’AI può affidarsi a una serie di sensori intelligenti collegati agli impianti industriali monitorano costantemente vari parametri, come temperatura, pressione, velocità di produzione e consumo di energia. Questi dati permettono all’AI di rilevare anomalie, malfunzionamenti o inefficienze energetiche in modo rapido, consentendo di agire in modo informato per correggere il tiro e risparmiare in bolletta e in termini ambientali.

  • Machine Learning: Affidandosi ad algoritmi di machine learning, l’Intelligenza Artificiale può studiare e apprendere dal comportamento e dalle performance storiche degli impianti per andare a prevedere eventuali picchi di domanda energetica futuri. Un utile strumento per permettere ad impianti industriali di pianificare l’attività produttiva riducendo l'utilizzo di energia durante i periodi di maggiore domanda e sfruttando invece periodi di minore utilizzo.

  • Ottimizzazione dei processi: Al di là dell’ambito specifico del consumo energetico, l’AI permette anche di ottimizzare processi produttivi e lavorativi per suggerire cambiamenti che possono contribuire, anch’essi, a ridurre sprechi e costi legati al consumo energetico. Dall'accensione allo spegnimento delle macchine, alle procedure lavorative e la riduzione dei tempi di produzione, ottimizzare tutti questi ambiti dettagli può fare la differenza per ridurre sensibilmente il consumo di energia. 

  • Manutenzione degli impianti: Come detto l’AI può prevedere, in base ai dati storici legati alla performance degli impianti, quando e dove si potrebbero presentare guasti o cali di efficienza. Questo permette di passare da un tipo di manutenzione estemporanea e particolarmente costosa per un’azienda (per via delle spese legate all’intervento di tecnici e per l’inoperatività legata a un guasto), a un tipo di manutenzione preventiva che permette di agire prima che un impianto presenti un qualsiasi tipo di problema.

Un’innovazione utile oggi (e ancora di più in futuro) 

 

Spesso si parla dell'intelligenza artificiale come un’innovazione il cui reale impatto si potrà veramente saggiare soltanto in futuro. Ma forse è vero proprio il contrario: l’AI è già oggi - specialmente in ambito energetico e se abbinata ad altri strumenti intelligenti come IoT, BMS ed EMS - una risorsa cruciale per garantire un futuro più sostenibile dell'industria energetica.

La capacità di monitorare, analizzare e ottimizzare il consumo di energia in tempo reale dà oggi l’opportunità di fare la differenza in un ambito - come quello industriale - in cui avviare un percorso di ottimizzazione energetica appariva fino a pochi anni fa estremamente complesso.

L’AI è una soluzione facilmente implementabile per ridurre i costi operativi, migliorare l'efficienza e contribuire a una maggiore sostenibilità ambientale.

Un'occasione win-win per tutti: le aziende che adottano questa tecnologia e la società che può cominciare a toccare con mano l’impatto positivo di un comparto industriale finalmente pronto ad assumersi la responsabilità del proprio impatto negativo a livello ambientale.

Ed è solo l’inizio: con il rapidissimo e continuo sviluppo delle tecnologie legate all’Intelligenza Artificiale, il settore industriale avrà in poco tempo l’opportunità di beneficiare di soluzioni sempre più efficaci per rispondere presente alle esigenze energetiche del presente e del prossimo futuro.

 

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