Di intelligenza artificiale negli ultimi anni se ne sente parlare sempre più spesso, con numerose accezioni differenti: molte volte i discorsi su questo tema sono accompagnati da stupore e meraviglia, talvolta da timore, altre volte ancora da un concreto rimando alle possibilità e ai benefici che sfruttare questo strumento può portare in qualsiasi attività umana.
In questo articolo vogliamo proprio concentrarci su quest’ultimo aspetto: l’AI, nella risoluzione di problemi complessi e dispendiosi in termini di tempo e risorse, può rappresentare davvero una chiave di volta per tantissime aziende impegnate a migliorare i propri processi interni e a intraprendere un percorso più sostenibile, nell’ottica di ridurre le emissioni inquinanti legate alle proprie attività.
A dimostrazione di ciò, facciamo chiarezza sulle modalità in cui questo potrebbe avvenire.
Come detto, più che una minaccia o un’innovazione ancora inaccessibile per molte aziende, l’AI può rappresentare uno strumento strategicamente vantaggioso per tutte quelle attività disposte a innovarsi partendo dall’interno, ma che potrebbero necessitare di indicazioni, di soluzioni smart per farlo.
Per esempio, l’AI può aiutare le aziende in alcuni dei seguenti ambiti:
Ottimizzazione del consumo energetico: come spiegato precedentemente in questo blog, l’AI è in grado di monitorare e analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, fornendo una fotografia aggiornata e fattuale dei consumi energetici nelle strutture aziendali: questo non solo permette di tracciare lo “status quo” dei consumi energetici, ma anche di identificare zone d’ombra e iniziative intelligenti per ridurre gli sprechi e ottimizzare l'uso dell’energia. Oltre a ciò, abbinando le potenzialità dell’AI all’Internet of Things e a sensori intelligenti come EMS e BMS, è possibile intervenire in tempo reale per regolare l'illuminazione, il riscaldamento e la climatizzazione degli ambienti, affinché il dispendio energetico complessivo richiesto dall’azienda sia uguale, non superiore, ai bisogni reali.
Manutenzione Predittiva: visto che l’apporto strategico dell’AI si basa molto sull’analisi e restituzione di dati, è chiaro come questo strumento possa essere utile per monitorare costantemente lo stato di salute e funzionamento di impianti e attrezzature aziendali: un modo per prevenire e prevedere guasti, deterioramenti o malfunzionamenti prima che si verifichino e intervenire di conseguenza per una migliore manutenzione. Questo permette di evitare del tutto costosi e dannosi fermi produttivi, ma anche di gestire più efficiente gli strumenti di cui si dispone e di non sprecare preziose risorse risorse economiche. Infine, un impianto che performa positivamente è sicuramente meno impattante a livello ambientale rispetto a una controparte malfunzionante.
Logistica più sostenibile ed efficiente: non solo i processi che vivono all’interno dell’azienda. L’AI è anche in grado di ottimizzare le operazioni logistiche da un punto di vista temporale ed economico, ma anche ambientale. Con il supporto di questo strumenti, infatti, si possono pianificare percorsi più sostenibili per la consegna di materiali o beni, privilegiando per esempio il trasporto su rotaia rispetto a quello su strada, ma anche schedulando consegne in orari dove il traffico è minore, tagliando l’impronta aziendale legata alle spedizioni.
Impronta ambientale dei fornitori: l’AI può anche essere impiegata per sviluppare valutazioni e analisi dell'impronta ambientale legata ad alcuni processi aziendali, ma che non dipendono direttamente dall’azienda, quanto più dai fornitori a cui si affida per la propria operatività. Analizzando la catena di approvvigionamento e le pratiche di produzione dei fornitori, le aziende possono accuratamente valutare e selezionare fornitori più allineati e indirizzati verso un percorso sostenibile, adottando un approccio consapevole e virtuoso anche a tutte le parti della propria filiera produttiva.
Gestione intelligente della catena di approvvigionamento: potendo analizzare e restituire una fotografia della domanda del mercato attuale, l'AI può aiutare a ottimizzare e rendere più efficiente la catena di approvvigionamento dell’azienda, riducendo gli sprechi, minimizzando i trasporti non necessari ed evitando anche perdite in termini di costi. Una soluzione che, oltre a rendere più efficienti i processi aziendali, abbatte anche lo spreco di risorse, i costi di magazzino e il consumo necessario all’approvvigionamento di beni, il loro stoccaggio e l’eventuale lavorazione.
L'integrazione dell'intelligenza artificiale nei processi aziendali ha quindi diversi potenziali benefici per le aziende disposte a mettersi in gioco e riconfigurare i propri processi non solo per innovarsi, ma anche per affermarsi come sostenibili ed efficienti agli occhi di potenziali investitori, clienti e anche dipendenti.
Lo abbiamo visto anche parlando dell’utilizzo dell’AI per la gestione intelligenti di interi edifici: abbracciare innovazioni che presto diventeranno parte della nostra quotidianità dà un vantaggio competitivo e strategico rispetto ai competitor e permette di ridurre i costi e ad avere un impatto decisamente minore sul Pianeta, a dimostrazione del fatto che la tecnologia è e deve essere alleato fondamentale per lottare contro cambiamento climatico e riscaldamento globale.
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