Se ne sente parlare quotidianamente e cominciamo a viverne gli effetti sulla nostra pelle in modo sempre più evidente, anno dopo anno.
Il climate change è un problema molto reale e attuale, che richiede non solo di costruire un futuro sostenibile e ancora a misura d’uomo, ma di applicare fin da subito soluzioni concrete per ridurre l’impronta ambientale delle attività umane e mantenere, come stabilito dall’Accordo di Parigi del 2015, l’aumento delle temperature globali entro 1.5° gradi Celsius. Per fare ciò, è necessario che individui, istituzioni e aziende mettano in campo strategie per ridurre e poi azzerare le proprie emissioni - a prescindere dalla loro origine - entro il 2050, come previsto dal Net Zero Goal. Ma come farlo in azienda, quando si parla di energia?
Prima di addentrarci nel discorso, crediamo sia utile ricordare cosa si intende quando si parla di Net Zero. Come stabilito dalle Nazioni Unite, si tratta di un piano per “la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra quanto più vicina allo zero, con il riassorbimento delle emissioni rimanenti da atmosfera, oceani e foreste”.
Un obiettivo concreto, misurabile e stilato su basi scientifiche che punta a diminuire del 55% rispetto al 1990 le emissioni globali entro il 2030, arrivando ad azzerarle nei vent’anni successivi, entro il 2050. Da non confondere, però, con la “carbon neutrality”, che punta a compensare le emissioni di carbonio prodotte da un’azienda con progetti sostenibili che ne pareggino l’impatto.
Non serve sottolineare come le date menzionate poco sopra siano più che prossime, specie l’obiettivo intermedio del 2030: per questo, per raggiungere gli obiettivi Net Zero stabiliti in occasione dell’Accordo di Parigi del 2015, è imperativo che Governi, città, imprese e anche le singole aziende mettano in campo da subito una strategia credibile e attuabile per non mancare l’appuntamento non solo con gli obiettivi del 2050, ma con il nostro futuro. E il punto di partenza, in questo senso, può esser proprio la riduzione dei propri consumi di energia.
Un’azienda che si voglia dire veramente “Net Zero” dovrebbe infatti avere come priorità l’implementazione di strategie e tecnologie sostenibili e rispettose dell’ambiente per annullare qualsiasi tipo di emissione di cui è responsabile, arrivando così, ad annullare tutte le proprie emissioni di gas serra.
Un discorso che vale ovviamente anche per i consumi energetici aziendali e dalla cui analisi si può partire immediatamente per dare il via ad un percorso virtuoso verso le zero emissioni. Qualsiasi strategia Net Zero, infatti, non può fare a meno di un piano lungimirante e credibile costruito su ogni singola azienda che si basa sull’analisi del proprio “profilo” energetico e d’impatto ambientale.
Conoscere il proprio impatto ambientale è cruciale: sebbene, come detto, ciascuna azienda possa modificare la propria strategia net zero per personalizzarla a consumi e necessità specifiche, nessun piano d’azione può venir meno ad una analisi delle emissioni aziendali dirette (ossia legate all’operatività stessa dell’azienda stessa) e indirette (ossia tangenzialmente legate all’operatività dell’azienda: mobilità dei dipendenti, smaltimento rifiuti). Una premessa fondamentale, perché senza conoscere il proprio livello di emissioni e impatto ambientale è impossibile stabilire obiettivi raggiungibili e credibili per risparmiare energia, fondi ed emissioni.
Stabilire obiettivi concreti e realizzabili: bene, analizzato il proprio profilo energetico, è tempo di stabilire le tappe di un percorso verso la net zero. Ciò implica l’individuazione di obiettivi realistici che l’azienda - con i mezzi che ha a disposizione e con l’impegno che stabilisce di poter mettere in campo - può raggiungere in un determinato arco di tempo.
Implementare tecnologie e strumenti intelligenti per ridurre consumi e impatto ambientale: il raggiungimento di obiettivi Net Zero non tiene conto soltanto della riduzione attiva di consumi, ma anche l’implementazioni di strumentazioni e tecnologie che permettono di farlo in modo intelligente, come EMS o BMS, per un controllo automatizzato e immediato dei consumi, che riduce emissioni, costi e sprechi.
Adottare un approccio virtuoso al consumo di energia: come detto, adottando obiettivi realizzabili e dotandosi di strumenti che rendono più semplice e automatico ridurre i propri consumi di energia, viene automatico per aziende anche di grandi dimensioni abbracciare un tipo di consumo energetico più consapevole e rispettoso dell’ambiente, consumando solo quanto necessario.
Registrare e analizzare i progressi, per migliorare sempre di più: trattandosi di obiettivi concreti e misurabili, la Net Zero Strategy prevede la stesura di report e analisi precisi che vadano a illustrare come le azioni messe in campo abbiano portato a risultati positivi, migliorando la propria impronta ambientale e risparmiando, quando si parla di energia, non solo sul consumo energetico, ma anche sui costi aziendali, potendo così innescare un circolo virtuoso per cui l’azienda è in grado di investire più risorse in soluzioni sostenibili e responsabili per ridurre ulteriormente il proprio impatto ambientale.
Come visto, siamo di fronte a cambiamenti radicali le cui ripercussioni impatteranno sulla vita stessa delle persone e sui modelli di business. Investire oggi sul futuro, non solo della tua impresa, ma della società tutta - è quanto mai urgente e richiede azioni concrete e trasformative.
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