Con il risparmio energetico ormai diventato priorità aziendale per tantissime attività - sia per evidenti benefici economici che per una rinnovata consapevolezza legata a questioni ambientali - è importante per imprenditori e proprietari andare a monitorare e tracciare concretamente i risultati raggiunti con le iniziative sostenibile e di efficientamento energetico messe in campo.
E da dove partire se non proprio dalla misurazione del risparmio vero e proprio in termini di energia? Un dato importantissimo e da cui si deve partire per analizzare la bontà degli investimenti fatti e le modalità in cui si può migliorare e implementare nuove iniziative. Un dato che si può attenere anche avvalendosi di un EMS, ossia un Energy Management System.
Ma come? Scopriamolo insieme.
Quando si parla di Energy Management System - o EMS - si fa riferimento a uno tool tecnologico e intelligente formato da hardware e software specializzati in grado di raccogliere, analizzare e gestire dati in tempo reale relativi al consumo energetico di un determinato impianto, sistema o apparecchiatura. Non solo: un EMS può confrontare i consumi con le spese in bolletta, così da ridurre entrambi e garantire in modo rapido e predittivo una strategia di efficientamento energetico.
È così, da questa analisi e dal monitoraggio costante dei dati, che un EMS è in grado di suggerire interventi migliorati e garantire così una gestione consapevole, sostenibile e virtuosa dell’energia ad aziende o privati. Nello stesso modo, fornendo in modo continuativo e capillare report e dati relativi ai consumi energetici, un EMS può dare l’opportunità di avere un riscontro efficace del proprio risparmio energetico.
Da tenere conto che, come si potrà immaginare, qualsiasi strategia volta al risparmio energetico è personalizzata e declinata in base a specifici consumi, utilizzi e tipologie di aziende: ed è qui che dotarsi di un EMS è utile per valutare in modo preciso e “cucito” sulla propria specifica situazione quanto si è riusciti a risparmiare in termini energetici, così da tracciare nuovi obiettivi sempre più virtuosi senza per questo compromettere l’operatività aziendale.
Ma come si calcola l’effettivo risparmio energetico di un’azienda?
Il calcolo del risparmio energetico avviene innanzitutto confrontando il consumo effettivo prima e dopo l'implementazione di un EMS e di altre strategie di ottimizzazione energetica. Già da questo primo paragone, ossia dalla differenza tra questi due valori, si può evincere e valutare il risparmio ottenuto grazie alle strategie di efficientamento messe in atto.
Tuttavia, è bene considerare che molto spesso, in un percorso volto al risparmio energetico, possono intromettersi fattori esterni e imprevisti che possono in qualche modo alterare il proprio percorso di sostenibilità: ad esempio, parliamo di variazioni climatiche e fluttuazioni nell'attività aziendale nei diversi periodi dell’anno, che potrebbero far registrare a un EMS delle anomalie di cui è bene tener conto.
Sicuramente, però, dotarsi di un EMS offre la possibilità di analizzare e monitorare l’andamento su lunghi periodi e quindi avere un riscontro effettivo delle strategie messe in campo e apportare eventuali accorgimenti per massimizzare risultati e risparmi, al di là di possibili variazioni estemporanee.
L'utilizzo di un EMS, quindi, è un valido strumento nelle mani di aziende e imprenditori per valutare e avere contezza dei risultati che il proprio approccio strategico sta portando, potendo far affidamento a dati aggiornati e in tempo reale per uno spaccato credibile e attendibile del proprio percorso verso l’ottimizzazione energetica.
Agire in autonomia e implementare strategie di sostenibilità sicuramente è un'iniziativa lodevole ma anche molto impegnativa: avvalersi di un alleato intelligente, capace di registrare qualsiasi progresso e miglioramento, aiuta sicuramente a correggere e modificare le proprie strategie per garantire risultati e risparmi sempre maggiori, riducendo peraltro anche l’impatto della propria azienda sull’ambiente.
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