Se ormai il dibattito legato al climate change occupa quotidianamente le prime pagine dei giornali, altrettanto di frequente si sente l’urgenza di trovare soluzioni efficaci per ridurre l’impatto ambientale delle attività umane, anche e soprattutto in ambito produttivo.
Motivo, questo, per cui è essenziale - come abbiamo ricordato di recente in un articolo dedicato - rispettare gli obiettivi imposti dal Net Zero Goal, arrivando ad azzerare le emissioni inquinanti di aziende e interi settori produttivi entro il 2050.
Tra le varie opzioni a disposizione per raggiungere questo obiettivo, le aziende possono far leva su strategie ESG (Environmental, Social e Governance), ossia approcci di produttività e investimento attenti non solo al profitto, ma anche ad aspetti ambientali, sociali e di governance di una certa azienda. Ma come sfruttarle al meglio per raggiungere il Net Zero Goal? In che modo le aziende possono utilizzarle per proporsi come portavoce di un cambiamento green e sostenibile?
Come detto, le aziende intenzionate ad adottare un approccio più sostenibile e consapevole alla propria produttività e ai consumi energetici, possono oggi avvalersi di strategie, definite ESG, che si rifanno a un concetto di sviluppo e investimento che non tiene soltanto conto di profitti e della redditività, ma anche e soprattutto delle conseguenze e dei risvolti che una certa attività ha in diversi ambiti, in particolare quello ambientale (Environmental), sociale (Social) e di governance (Governance).
Strategie di questo tipo, insomma, permettono di valutare azioni più consapevoli e sostenibili per ridurre le emissioni di carbonio ma anche i consumi di energia, evitando sprechi e costi inutili. Un approccio che dà l’opportunità di adottare uno sguardo complessivo e critico sulla propria attività e sulle ripercussioni che ha sulla società, sul benessere delle persone e sul Pianeta. Non è da sottovalutare il fatto che oggi la sostenibilità sia un fattore decisionale di grande valore non solo per i consumatori, ma anche per investitori e stessi dipendenti delle aziende.
Ma come e perché implementare strategie ESG per intraprendere un percorso più sostenibile e volto all’azzeramento delle emissioni in azienda? Andiamo con ordine:
Rispetto ad un programma di sviluppo meramente volto alla redditività, quindi, le strategie ESG hanno il vantaggio di promuovere un’immagine aziendale più sostenibile e avere uno piano di sviluppo molto più di lungo respiro, che consente comunque di generare profitti sul lungo periodo, a livello ambientale ed economico.
Parliamo, in prima battuta, di una riduzione evidente dei costi e dei consumi di energia, ma anche delle risorse da spendere per le apparecchiature e gli impianti aziendali - per cui grazie a un monitoraggio costante non c’è bisogno di una manutenzione continuativa, ma semmai mirata e puntuale. Inoltre, come accennato precedentemente, sempre più investitori sono intenzionati a premiare e scegliere aziende che hanno un approccio green e sostenibile al business: adottare strategie ESG può generare quindi anche opportunità di business generate da una migliore reputazione aziendale.
Infine, non dimentichiamo anche che le aziende sono fatte di individui che sono a loro volta consumatori: se è vero che sempre più individui oggi acquistano consapevolmente e si riconoscono in aziende attente all’ambiente e a tematiche sociali, è chiaro come clienti e dipendenti stessi hanno l’opportunità di riconoscersi in modo più profondo con l’azienda e la sua mission.