Come ogni imprenditore ben sa, una grossa parte dei consumi di un’azienda, e quindi delle spese in bolletta, sono rappresentati dall’energia elettrica. Questo perché in un’azienda la luce viene usata non solo per illuminare, ma anche per avviare macchine e attrezzature, e spesso si tratta di impianti che richiedono un grosso quantitativo di energia per funzionare.
Ecco perché, negli ultimi anni, il tema dell’efficientamento energetico dei grossi macchinari – e ove possibile – della loro sostituzione con impianti di nuova generazione, più efficienti, è diventato così sentito.
Ma ci sono anche altri interventi meno impegnativi ma non per questo meno significativi, che ogni azienda può facilmente mettere in atto per ridurre i consumi di energia elettrica.
Ne abbiamo individuati 13 e li abbiamo suddivisi in 3 macro categorie.
Può sembrare banale, ma sfruttare il più possibile la luce naturale, in qualsiasi ambiente, è un primo semplice accorgimento che consente di ridurre le ore di utilizzo della luce artificiale.
Sostituire le lampadine a incandescenza o alogene con quelle a LED, che consumano tra il 70 e l’80% in meno e possono essere integrate con sistemi di accensione automatizzata.
Scegliere multiprese intelligenti, per spegnere i dispositivi anche da remoto.
Installare regolatori del flusso luminoso, per adattare l’intensità della luce alle necessità o alla presenza di persone.
Spegnere tutte le luci che non serve siano accese nei fine settimana, di notte o nelle aree poco frequentate dello stabile.
Installare sensori di presenza nelle aree comuni o utilizzate saltuariamente, per permettere l’accensione della luce solo se qualcuno entra nella stanza.
7. Anche in un’azienda è importante scegliere condizionatori in classe energetica alta, ovvero i sistemi di nuova generazione etichettati come A+, A++ e A+++, che consentono di ottenere un risparmio fino al 30%.
8. Prevedere controlli e verifiche annuali non solo delle performance ma anche dei consumi energetici di tutti gli impianti e dispositivi elettronici. Effettuare regolarmente le manutenzioni, infatti, allunga la durata operativa delle macchine e ne mantiene intatta l’efficienza.
9. Installare un sistema domotico, in modo da controllare, anche da remoto, che l’energia elettrica non venga sprecata lasciando accesi per sbaglio computer, impianti o luci.
10. Impostare tutti i computer dell’azienda in modalità “risparmio energetico” e spegnerli se non vengono utilizzati per più di un’ora.
11. Spegnere fotocopiatrici e stampanti nella notte e nei fine settimana.
12. Ove possibile sostituire gli impianti di riscaldamento e condizionamento tradizionali con quelli a pavimento o a parete. Questi, sfruttando il calore (o il fresco) emesso dall’acqua che scorre nelle tubazioni rappresentano un’alternativa green che consente di risparmiare fino al 25-35% ogni anno.
13. Installare, ove possibile, un impianto fotovoltaico sul tetto dell’edificio. L’autoproduzione di energia elettrica, infatti, consente di abbassare notevolmente le bollette e – se associata a batterie di accumulo – l’energia in eccesso può essere utilizzata nei momenti in cui i moduli non ricevono l’irraggiamento solare oppure rivenduta al GSE tramite il meccanismo dello Scambio sul Posto. In questo modo al risparmio si aggiunge addirittura un guadagno.
Tutti i suggerimenti che abbiamo visto rappresentano senz’altro dei validi mezzi per ridurre i consumi di energia elettrica in un’azienda. Sappiamo, però, che in base alla tipologia e alle dimensioni, potrebbero non essere sufficienti.
In questo caso, è fortemente consigliata una diagnosi energetica: si tratta di affidarsi a fornitori in grado di offrire questo servizio, basato sulla raccolta di dati che consentono poi di identificare le aree di miglioramento e sviluppare strategie di efficientamento energetico che aiutino l’azienda a raggiungere gli obiettivi di risparmio di energia elettrica.